Ablazione epicardica

L’ablazione epicardica transcatetere mediante radiofrequenza è una procedura che consente di curare molte aritmie e consiste nella eliminazione dei focolai o delle vie elettriche anomale che sono responsabili dell’aritmia stessa. L’ablazione viene eseguita dopo lo studio elettrofisiologico e nella maggior parte dei casi viene effettuata nella stessa seduta. Nel caso in cui l’origine della aritmia abbia origine dalla superficie esterna del cuore (epicardio), si rende necessario ottenere un accesso epicardico.

 

  • » Informativa procedurale per i pazienti

    Come si fa l’ablazione epicardica?

    Tale procedura viene effettuata in anestesia generale o profonda ipno-sedazione. La procedura  può prolungarsi per diverse ore e presenta un rischio superiore a quello della ablazione convenzionale (endocardica superficie interna del cuore). L’accesso all’epicardio può essere effettuato per via percutanea subxofidea (puntura sotto lo sterno con un particolare ago ed inserimento di un tubicino) o per via chirurgica con la creazione di una finestra sufxfoidea (piccola incisione di 4 cm sotto lo sterno). 

    L'incidenza delle complicanze è relativamente bassa (<5%), dipende sia dai diversi meccanismi e siti di origine delle aritmie sia dalla presenza di particolari condizioni cliniche del paziente (cardiopatia, scompenso cardiaco, arteriopatia, coagulopatia etc). Le complicanze più frequenti sono:  

    • Emorragia pericardica, perforazione cardiaca per puntura accidentale del ventricolo sinistro o del ventricolo destro, che può risolversi spontaneamente o richiedere raramente intervento cardiochirurgico d’emergenza, puntura accidentale di una corononaria.
    • Lesione del nervo frenico o di una coronaria durante ablazione.
    • Infarto miocardico, scompenso cardiaco, edema polmonare, ecc.
    • Aritmie ventricolari maligne che richiedono cardioversione elettrica e in casi molto gravi possono causare arresto cardiocircolatorio.
    • Pericardite acuta e cronica, etc. Per prevenire irritazioni pericardiche, al termine della procedura, verrà iniettato nello spazio pericardico un cortisonico a lunga durata di azione.