Controllo e programmazione pacemaker e defibrillatore

Il controllo elettronico (telemetrico) del pacemaker (PMK) o del defibrillatore  (ICD) avviene periodicamente, di solito una o due volte all’anno. Controlli aggiuntivi vengono effettuati quando la batteria si avvicina alla fase di scarica o quando si sospetta di un malfunzionamento del dispositivo. L’esame dura circa 10 minuti è non invasivo ed asintomatico.

 

A cosa serve e quando si effettua?

Attraverso una sonda esterna che si posiziona sul torace del paziente e che è collegata ad un particolare pc (denominato programmatore), è possibile controllare l’apparecchio impiantato e analizzare i dati immagazzinati nella sua memoria, al fine di constatare l’effettivo funzionamento del dispositivo, lo stato di carica e la presenza di aritmie. Ad ogni controllo viene inoltre eseguita una ispezione della tasca del pacemaker/defibrillatore al fine di rilevare disturbi quali decubiti di tasca, infezioni, ematomi etc. 

Il monitoraggio del device serve ad avere conferma del momento in cui si dovrà sostituire il generatore o registrare possibili malfunzionamenti del dispositivo e dei cateteri che, in alcuni casi, possono essere corretti mediante una riprogrammazione elettronica. In aggiunta, il controllo elettronico fornisce anche informazioni utili per ottimizzare la gestione clinica del paziente.