Il cuore a dieta: non è solo una questione di bilancia
Le festività natalizie sono un ricordo ancora vivo. Nella nostra mente e, talvolta, anche sul nostro corpo. L’ingombrante eredità di brindisi e cenoni ce la portiamo addosso sottoforma di chili in eccesso. Complice il freddo di questi giorni, iniziare la più classica delle diete di gennaio è ancora più dura. I dolciumi della calza da smaltire, i mesi che ci separano dalla prova costume e l’esigenza di coccolarci possono infatti rallentare l’inizio di un regime alimentare più sano.
Nel caso, invece, qualche eroe avesse già iniziato…ecco di seguito qualche consiglio utile per curare sia la linea sia l’apparato cardiovascolare. Capita spesso che qualche paziente, infatti, mi domandi: “Esiste una pietanza che fa male al cuore?”.
È importante ricordare che non c’è una dieta specifica in caso di convalescenza da malattia cardiaca. Tuttavia, esistono delle buone abitudini alimentari che andrebbero messe in pratica con regolarità e costanza. Una serie di consuetudini che aiutano a proteggere o a controllare il rischio di malattia. Per le persone reduci da una patologia cardiaca, è raccomandato impostare una dieta che assicuri un corretto apporto di grassi, proteine, carboidrati e che elimini soprattutto le bevande alcoliche.
È inoltre fondamentale intraprendere un percorso nutrizionale caratterizzato da un basso contenuto calorico, un’alimentazione con poco sale, consumare in maniera ridotta pane e prodotti da forno, evitare alimenti conservati, abolire bevande zuccherate, alcolici e superalcolici, ridurre gli insaccati, Ma fa tutto male? Niente affatto!
Ciò che è consigliato sono i condimenti semplici (es. sughi di pomodoro o alle verdure per la pasta, e brodo vegetale per risotti, pasta o riso), le cotture a vapore, carni bianche, pesce 3-4 volte a settimana, grassi di origine vegetale e latte e yoghurt scremati o parzialmente scremati. Ingredienti che, con delle buone ricette, possono coniugare il benessere al sapore. Perché è inutile girarci intorno: iniziare è dura. Ma una volta preso il ritmo tutto apparirà più semplice.
Facciamoci coraggio l’un l’altro e, soprattutto, ricordiamoci che la cucina è un piacere. Mentre la salute è un dovere.