IL CUORE come è fatto e come funziona

IL CUORE come è fatto e come funziona

Il cuore è un organo muscolare posto al centro della cavità toracica, più precisamente nel mediastino anteriore fra i due polmoni, dietro lo sterno e le cartilagini costali, che lo proteggono come uno scudo, davanti alla colonna vertebrale, è appoggiato sul diaframma che lo separa dai visceri addominali. Il cuore si divide in due sezioni, la sinistra dove circola sangue arterioso ricco di ossigeno e la destra dove circola sangue venoso desaturato (povero di ossigeno); ognuna di queste sezioni comprende una cavità superiore, atri a pareti sottili, e una inferiore, ventricoli a pareti più spesse. Ciascun atrio è in connessione con il ventricolo sottostante per mezzo dell'orifizio atrioventricolare; il cuore sinistro è separato da quello destro a livello atriale dal setto interatriale e a livello ventricolare dal setto interventricolare. Gli atri funzionano da serbatoio del sangue refluo dalle vene, che viene rapidamente immesso nei ventricoli; questi ultimi, con la loro contrazione, fungono da pompa capace di produrre una pressione sufficiente a permettere la circolazione del sangue. La contrazione ritmica, ordinata e coordinata della muscolatura cardiaca e resa possibile dal  sistema di conduzione del cuore.

Anatomia 

Il volume del cuore corrisponde, come lo aveva definito René Laennec, approssimativamente al pugno chiuso della persona stessa. Il cuore è avvolto dal sacco pericardio, quest'ultimo è costituito da due foglietti, uno parietale, che riveste internamente il sacco fibroso pericardico, e uno viscerale (o epicardio), che è aderente al muscolo cardiaco. I  due foglietti sierosi del pericardio sono separati da uno spazio virtuale chiamato cavità pericardica e contenente normalmente da 20 a 50 ml di liquido chiaro sieroso che permette al cuore una discreta libertà di movimento minimizzando l'attrito. Internamente il cuore è diviso  in quattro cavità, appaiate funzionalmente a due a due. Ogni paio di cavità è costituito da un atrio, a parete sottile e posto superiormente, e un ventricolo, a parete più spessa e posto inferiormente, collegati tramite un orificio atrio-ventricolare provvisto di una valvola cardiaca. Le due paia di cavità sono separate da un setto cardiaco (setto interatriale ed interventricolare). L'atrio e il ventricolo destro sono in continuità tra loro formando il cuore destro (che pompa il sangue venoso, povero di ossigeno). L'atrio e il ventricolo sinitro, formando il cuore sinistro (che pompa il sangue arterioso, ossigenato). Ogni atrio comunica con il corrispondente ventricolo attraverso l'orifizio atrioventricolare che è fornito di una valvola (la tricuspide per il cuore destro e la mitrale per il cuore sinistro). Gli orifizi che mettono in comunicazione le cavità ventricolari con i vasi efferenti sono anch'essi protetti da valvole che impediscono il reflusso: valvola semilunare polmonare nel ventricolo destro per l'arteria polmonare, valvola semilunare aortica nel ventricolo sinistro per l'aorta.  Il ventricolo sinistro è caratterizzato da un parete muscolare molto più spessa, che lo porta ad avere una forza di contrazione di circa sette volte maggiore rispetto al ventricolo destro.

Circolazione

Il sangue povero di ossigeno arriva da tutto il corpo all’atrio destro attraverso  le vene cave, distinte in vena cava superiore e vena cava inferiore. Dal ventricolo destro parte l'arteria polmonare  che porta il sangue  venoso povero di ossigeno ai polmoni dove viene ossigenato.  Il sangue ossigenato arriva dai polmoni allo atrio sinistro attraverso le  quattro vene polmonari, due di destra e due di sinistra. Dal  ventricolo sinistro nasce  l'aorta che porta il sangue ossigenato a tutto il corpo. 

Vascolarizzazione ed innervazione

Dall'aorta ascendente originano le arterie coronarie di destra e di sinistra; le coronarie si diramano irrorando tutto il cuore fino all'apice. La coronaria sinistra è l'arteria principale del cuore e comprende l'arteria discendente anteriore (anche nota come interventricolare anteriore- IVA), l'arteria circonflessa (Cx); la coronaria destra dà origine a monte all'arteria del nodo del seno e alle arteriole atriali, e a valle al ramo interventricolare posteriore (IVP), oltre ad alcuni vasi minori. La coronaria sinistra irrora i due terzi del cuore infatti raggiunge quasi tutto il ventricolo sinistro, la parte anteriore del setto interventricolare e una piccola parte del ventricolo destro, la coronaria destra irrora la maggior parte del ventricolo destro, la parte posteriore del setto e buona parte della parete posteriore del ventricolo sinistro. I muscoli papillari sono raggiunti da entrambe le arterie, mentre il sistema di conduzione del cuore è prevalentemente, se non integralmente, irrorato dalla coronaria destra. La coronaria destra e i due rami della coronaria sinistra (discendente anteriore e circonflessa) sono considerati i tre vasi principali per l'irrorazione del cuore, e, se colpiti dall'arteriosclerosi, hanno un ruolo fondamentale nella patogenesi della cardiopatia ischemica. L'innervazione cardiaca è a carico del nervo vago  e dell'ortosimpatico.     Il sistema nervoso simpatico e il parasimpatico hanno sul cuore, come sulla maggior parte degli organi un'azione antagonista. L'eccitazione del cuore è intrinseca (automatica), a carico del nodo senoatriale, che riceve innervazione sia dal sistema parasimpatico che dal simpatico e sono in grado di modularne la attività. Il miocardio è innervato solo dal sistema adrenergico, quindi non vi è innervazione vagale nel muscolo cardiaco, solo il nodo senoatriale è innervato dal nervo vago; il sistema simpatico innerva invece sia il tessuto di conduzione che il muscolo

Sistema di conduzione

 Esiste una parte del miocardio dedicata alla generazione ed alla conduzione degli impulsi attraverso il muscolo cardiaco. Si tratta di un sistema specializzato del cuore che permette, in condizioni normali, che il cuore batta in maniera efficiente e ordinata (prima gli atri, poi i ventricoli permettendo il completo riempimento di questi ultimi) e che l'impulso generato si diffonda velocemente, facendo contrarre tutte le parti del ventricolo in maniera pressoché simultanea.Questo costituisce il sistema di eccito-conduzione cardiaca. Il sistema può essere approssimativamente diviso nei nodi, seno-atriale (SA) ed atrioventricolare (AV), che generano l’impulso elettrico, e nelle vie di conduzione dell’impulso come le vie internodali, il sistema His-Purkinje e la branca destra e sinistra.  Il nodo senoatriale (NSA) è una piccola e appiattita striscia ellissoidale di miocardio specifico larga circa 3 mm, lunga 15 mm e spessa 1 mm, che si trova nella parte superiore laterale dell'atrio destro subito sotto allo sbocco della vena cava superiore.  In questo nodo si genera il normale impulso ritmico, e per fare in modo che l'impulso venga trasmesso alle fibre atriali le fibre del NSA si connettono direttamente con quelle atriali; il potenziale d'azione si diffonde così in maniera simultanea negli atri. Vie internodali è il nome di una striscia di tessuto di conduzione che deve condurre il segnale verso il nodo atrioventricolare.Il nodo atrioventricolare (NAV): è il principale responsabile del ritardo che deve essere attuato nel passaggio del segnale dagli atri ai ventricoli.  Le fibre del Fascio di His propagano l'impulso alla massa cardiaca ventricolare, dividendosi in due branche, destra e sinistra. La branca sinistra possiede due fascicoli uno anteriore ed uno posteriore.Parte terminale del sistema di conduzione del cuore sono le fibre del Purkinje, cellule cardiache con conducibilità maggiore rispetto ai miocardiociti. Il normale  ritmo sinusale origina quindi  dal nodo Senoatriale e si propaga quindi ai ventricoli dopo aver percorso il nodo AV, il fascio di His e le branche destra e sinistra.