Il cuore nel pallone

Ai giorni nostri si può cambiare qualsiasi cosa.
Lavoro, compagno/a, casa, partito politico, cognome e finanche il genere.
Ma gli italiani, almeno su un aspetto, sono rimasti coerenti.
La squadra del cuore resta quella di quando eravamo bambini.

Una passione che ci accompagna fin dai primi ricordi dell’infanzia e che, almeno quest’anno, sembra che stia regalando non poche soddisfazioni in Italia.
Fino a questo momento, infatti, la stagione calcistica 2022/2023 verrà ricordata come una piccola rinascita dello sport più amato da sempre.
Non parliamo solo per lo scudetto che torna a Napoli dopo oltre 30 anni: anche la Champions League ospiterà in finale una squadra italiana che uscirà vincitrice dal derby tutto tricolore tra Milan-Inter.

Insomma: questa coda della primavera si preannuncia davvero “bollente” da un punto di vista del tifo.
Facile immaginarsi già da ora caroselli, cori da stadio, gente riversata in strada, coreografie da batticuore ed emozioni a non finire.
Tutto bellissimo…importante è gestire tutte queste “scosse” cardiache.

Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze, PNAS, e condotto da alcuni bioingegneri dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Università di Padova e l'Università della California di Irvine, il cuore sarebbe in grado di rappresentare il "motore" e lo stesso attivatore delle reazioni del corpo di fronte ad uno stimolo.
Nello specifico, lo studio analizza il meccanismo che ci porta a provare una specifica emozione a fronte di determinati stimoli, individuando nel cuore la radice delle emozioni e aprendo così prospettive importanti in termini di possibili approcci ad ansia, depressione e, come in questo caso, di uno stato di estrema felicità che, talvolta, può associarsi a un aumento del rischio cardiovascolare.
Pertanto, qualsiasi sia il risultato o la vostra squadra preferita, importante è sempre fare il tifo per l’unica maglia per cui valga la pena tifare insieme.
Quella della salute.