Mare o montagna? In media stat virtus

Mare o montagna? In media stat virtus

Finalmente ci siamo…ancora pochi giorni e si chiude!

Perché agosto per noi italiani è sacro. Nonostante le lunghe file, gli affollamenti e i prezzi più cari, nessuno di noi è disposto a rinunciare a una bella vacanza. Crema solare, famiglia e tanta pazienza: nella valigia non può mancare nulla di tutto ciò.

E i piccoli problemini di salute? Quelli, purtroppo, vengono con noi…alle volte anche in maniera ingombrante. Alcune patologie cardiovascolari, infatti, riescono a condizionare finanche la meta del nostro viaggio. Gli effetti di alcune problematiche quali scompenso cardiaco, ipertensione, aritmie o coronaropatie variano difatti in base alla destinazione.

Alcune località possono quindi rivelarsi a maggior rischio? Ebbene sì.
L’ideale sarebbe una vacanza a mezza collina, ovvero meno calda rispetto alla spiaggia ma con una quantità di ossigeno superiore rispetto alla montagna. 

A mare, infatti, la frequenza cardiaca aumenta a causa delle elevate temperature e la disidratazione può provocare ulteriori disagi fisici, anche a livello polmonare. Quindi, è importante non uscire nelle ore più calde, fare il bagno a stomaco vuoto, bagnarsi di continuo la testa, bere molta acqua ed evitare una prolungata esposizione al sole.

In montagna, invece, lo scenario è totalmente diverso: ad alta quota la pressione sale rispetto alla pianura e l’organismo può faticare ad adattarsi a queste nuove condizioni. Malessere diffuso, difficoltà a dormire o respirare e pressione alta sono i sintomi del cosiddetto “mal di montagna” che, ad altitudini elevate (oltre 4.000 metri), può sfociare in un edema polmonare o cerebrale.

Pertanto, prima di caricare il portabagagli, è estremamente consigliato un consulto con il proprio medico curante o con uno specialista per individuare la vacanza più sicura in base al proprio quadro clinico.