Pacemaker: Il conciliatore del cuore

Pacemaker: Il conciliatore del cuore

Tradotto in lingua italiana, il termine inglese “pacemaker” vuol dire “creatore di passi”.

Basterebbe questo piccolo esercizio di lessico per capire l’importanza che questo dispositivo riveste per l’apparato cardiaco.
Quest’apparecchiatura, infatti, è in grado di sopperire in maniera efficace ai difetti elettrici che possono minacciare la salute del cuore.
Di norma, il muscolo cardiaco irrora il sangue in tutto l’organismo tramite delle contrazioni che vengono attivate da impulsi elettrici.
Alle volte, però, proprio come avviene in un normale dispositivo elettrico, qualcosa si inceppa e lo impulsò elettrico che genera il pompaggio del sangue non va a buon fine.

E’ in questo delicato momento che entra in scena il “pacemaker”, ovvero un piccolo dispositivo che sopperisce al calo di corrente elettrica che non consente al cuore di attivarsi ed al sangue di raggiungere correttamente tutti gli organi del nostro corpo.

In genere il pacemaker è impiantato sotto la cute ed è costituito da una batteria e da un circuito elettronico che produce stimoli elettrici idonei a far contrarre il cuore.

Gli impulsi elettrici vengono trasmessi fino al cuore attraverso dei fili elettrici sottili e resistenti, gli elettrocateteri. Attraverso questi elettrocateteri il pacemaker è in grado non solo di stimolare il cuore, ma anche di sentire e registrare l’attività elettrica del cuore, in maniera da registrare le aritmie cardiache ed intervenire solo quando è necessario.

Il pacemaker ha una sua batteria. Il livello di carica della batteria viene controllato periodicamente. La batteria ha una durata variabile, dipendente da diversi fattori (percentuale di stimolazione ed energia necessaria alla stimolazione); in media è di 8 anni e non può essere ricaricata.
Una volta impiantato, occorre far attenzione ad alcune abitudini: per esempio, gli sport che provocano contatto fisico possono danneggiare il pacemaker. Oppure, la risonanza magnetica funziona con potenti magneti: se si ha in programma di eseguire il test, occorre informare prontamente il proprio medico curante e per i pacemaker compatibili con risonanza magnetica attivare la apposita programmazione temporanea.

I sistemi di sicurezza, come quelli degli aeroporti e delle banche, possono causare problemi al pacemaker per cui non vanno attraversati. Basta esibire il tesserino di portatore di pacemaker per ottenere accesso ed un controllo alternativo.

I sistemi anti taccheggio tipo quelli dei supermerkati e centri commerciali posso essere invece attraversati avendo accortezza di non trattersi o sostare in loro corrispondenza.